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Le feste di Natale spesso sono caratterizzate da menù a base di pesce. Ma il pesce che compriamo come possiamo capire se è fresco, conservato o decongelato?
Più il pesce è fresco e più alta sarà la resa del piatto che cucineremo e più sarà indicato per una sana alimentazione, sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico ed igienico. Ecco perché quando andiamo ad acquistarlo è importante imparare a riconoscere i segnali che ci indicano il suo grado di freschezza.
Ecco 4 regole fondamentali per sceglierlo bene:
- PRESTARE ATTENZIONE ALL’ODORE : E’ il primo indicatore di freschezza e il concetto chiave è che il pesce veramente fresco sa ancora di mare e di salsedine. Se avvertire un odore sgradevole vuol dire che non è davvero fresco e probabilmente è stato pescato già da qualche giorno
- VERIFICARE LA RIGIDITA’ : Se prendiamo in mano il pesce dalla testa tenendolo in posizione orizzontale rispetto al pavimento e lo vediamo penzolare verso il basso, non è un buon segno. Se invece rimane rigido vuol dire che il pesce è fresco.
- COMPATTEZZA DELLA CARNE AL TATTO : La pelle deve essere elastica. Se si esercita una leggera pressione con un dito, non deve rimanere l’impronta.
- RICONOSCERE SE IL PESCE PROPOSTO E’ DECONGELATO : Impariamo a riconoscere anche il pesce decongelato:
– tranci e filetti in questo caso hanno colori più sbiaditi.
– i crostacei possono presentare antenne rotte o arti mancanti.
– man mano che il pesce invecchia le branchie diventano più secche e grigiastre.
– se l’occhio appare spento, concavo e scavato, sono chiari indicatori di minor freschezza.
Un occhio inoltre che appare biancastro, può essere indice di cattiva conservazione.