Tumore e le sue cellule impazzite
- 08
- Giugno
- 2020
Scopriamo insieme di cosa si tratta e qual’è il cibo che lo nutre e fortifica.
Tumore!
Vi siete mai chiesti di cosa si tratta?
Io si, di continuo, da quando ho deciso di intraprendere la strada di approfondimento dell’approccio nutrizionale in ambito oncologico.
Direi, facciamo un passo indietro e iniziamo vedendo qual’è la natura del nostro corpo.
Le cellule del nostro corpo

Iniziamo dicendo che noi siamo formati da cellule.
Sapete quante cellule compongono il nostro organismo?
L’essere umano, è una meravigliosa macchina che lavora incessantemente e tutto questo avviene grazie ad un accumulo di circa 100 mila miliardi di cellule che lavorano insieme per dar vita a ciò che siamo, al nostro processo vitale.
Per logica il conteggio varia in base a quando viene effettuato.
Le condizioni fisiche e di salute sono una variabile importante in un individuo, perchè è sufficiente che sia in atto una banale infezione per scombussolare tutti i risultati.
Tutte le cellule sono formate (in modo semplificato) da una membrana, mitocondri (le centrali di energia), un liquido chiamato citoplasma e all’interno del citoplasma, nel cuore della cellula, troviamo il nucleo.
Il nucleo lo si può considerare il centro di comando da cui partono tutte le informazioni che regolano la vita della cellula e di conseguenza il buon funzionamento dell’organismo.
Nel suo interno la cellula contiene anche acidi nucleici (DNA e RNA) utili per conservare e trasmettere informazioni necessarie a produrre proteine ed enzimi necessari per il funzionamento cellulare.
Per funzionare, la cellula necessita di energia (ATP)
Come nasce il tumore
Quello che abbiamo scritto in precedenza è servito per affermare che l’insorgenza di un tumore è originato da una sola cellula .
Questa cellula che a causa di sollecitazioni interne o esterne all’organismo, accumula una serie di danni a livello del DNA che ne causano una mutazione.
la mutazione del DNA di cellule normali, causa l’Omeostasi , ovvero l’alterazione dell’equilibrio tra proliferazione e morte cellulare.
tutto questo, nel tempo, causa una proliferazione cellulare incontrollata dando origine alla Carcinogenesi.
La Carcinogenesi è il processo che trasforma le cellule sane in cellule cancerose. In poche parole una cellula impazzisce.
Se questa cellula non viene subito attaccata e distrutta dalle difese del Sistema Immunitario, e non si suicida, ecco che da li inizia a riprodursi fino a dar origine ad una massa tumorale che cresce autonoma, rispetto alle cellule sane.
Come prolifera il tumore
E’ bene sapere che la cellula tumorale cresce e prolifera, però, solo in certe condizioni.
- in presenza di terreno fertile per sviluppare processi infiammatori
- se riesce a creare Angiogenesi (ovvero se riesce a creare una propria rete di vasi sanguigni collegata alla rete di vasi dell’organismo, questo gli favorirà il nutrimento).
- sistema immunitario indebolito
- se riesce a stimolare i fattori di crescita attraverso sostanze nutritive .
Il nutrimento della cellula tumorale

La cellule per poter svolgere tutti i processi, hanno bisogno di utilizzare una fonte di energia.
Nel 1931, un certo Otto Heinrich Warburg vinse il premio Nobel per la medicina per aver individuato uno strano meccanismo che riguardava le nostre cellule.
Warburg confrontando una cellula sana ed una cancerosa, si accorse che quest’ultima consuma più velocemente lo zucchero, di una sana.
Le cellule neoplastiche per sopravvivere hanno un gran bisogno di glucosio, all’incirca 20 volte più glucosio rispetto alle cellule sane.
Mantenere bassi i livelli di glucosio nel sangue e quindi la glicemia è un tassello fondamentale per la prevenzione dei tumori.
Per comprendere meglio, è giusto spendere alcune parole riguardo al metabolismo dei glucidi che avviene in due fasi ed il metabolismo glucidico nella cellula tumorale
Metabolismo glucidico
- La prima fase viene definita glicolisi
Questa fase è simile sia nelle cellule normali sia in quelle neoplastiche.
Si tratta di un processo catabolico che avviene nel citoplasma. Catabolico significa che nello stesso contesto produce energia e semplifica gli elementi.
Da una molecola di glucosio, attraverso 10 reazioni vengono generate due molecole di piruvato (un intermedio del processo) e due molecole di ATP (l’ATP = molecola ad alto contenuto energetico utilizzata dagli organismi viventi per compiere le reazioni chimiche necessarie alla sopravvivenza).
Questo processo è anaerobico, ovvero non necessita di ossigeno, per questo è molto sfruttato in natura per produrre energia.
- seconda fase.
Avviene in condizioni aerobiche, ovvero in presenza di ossigeno.
Il piruvato segue la via della respirazione cellulare: nei mitocondri viene ossidato ad anidride carbonica, consumando ossigeno e producendo grandi quantità di energia (ATP).
Quindi, il metabolismo glucidico fa si che da una singola molecola di glucosio si ottengano circa 36 molecole di ATP.
Possiamo affermare che il carboidrato, sia una delle principali fonti di energia per il nostro organismo.
In alcuni casi però (come ad esempio nelle cellule muscolari sotto sforzo), la carenza di ossigeno fa si che il piruvato prodotto dalla glicolisi non possa seguire la via metabolica che abbiamo descritta in precedenza (quella con grani produzioni di energia) e prenda la via della fermentazione.
Con la fermentazione, il glucosio viene trasformato in Piruvato, che viene poi ossidato in acido lattico.
Questa situazione porta ad un accumulo di acido lattico nell’ambiente extracellulare, producendo un abbassamento di pH dell’ambiente, creando quindi acidificazione (infiammazione).
Metabolismo glucidico delle cellule tumorali
Nelle cellule tumorali si verifica una riprogrammazione del metabolismo glucidico, utilizzando solo la glicolisi, sia in assenza di ossigeno (ipossia) sia in presenza dello stesso (glicolisi aerobica).
Questo è noto come effetto Warburg (Warburg 1956).
Warburg osservò che le cellule tumorali tendono a convertire la maggior parte del glucosio in lattato (acido lattico) indipendentemente dal fatto che l’ossigeno sia presente (glicolisi aerobica) o meno.
Come abbiamo visto, per la produzione di ATP, la glicolisi è comunque meno efficiente della respirazione cellulare.
Da qui che le cellule neoplastiche, per poter sopravvivere, hanno un grande bisogno di glucosio, molto di più rispetto alle cellule normali.
Infatti, per compensare la ridotta produzione di energia, le cellule tumorali devono ricorrere ad un conseguente aumento della glicolisi e quindi ad un maggiore assorbimento del glucosio.
Nei tumori è sovente riscontrata una condizione d’ipossia (carenza di ossigeno) a causa di un’inefficiente formazione della rete vascolare.
Nelle cellule tumorali, il piruvato non prende la via della respirazione cellulare, ma prende la via della fermentazione (a causa della carenza di ossigeno) e ciò causa un accumulo di acido lattico.
Si ha quindi una acidificazione dell’ambiente, che potrebbe facilitare l’invasione tumorale.
Strumenti diagnostici
Sicuramente avrete sentito parlare della PET (Positron Emission Tomography)
E’ una metodica di diagnostica per immagini che consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne la dimensione e la localizzazione.

Il notevole consumo di glucosio delle cellule tumorali, descritto da Warburg, viene oggi utilizzato come strumento diagnostico nella PET .
L’esame si basa sulla somministrazione di radiofarmaci, infatti ai paziente viene somministrato per via venosa del glucosio radiomarcato.
Poiché i tumori sono molto avidi di glucosio, la PET ne rivela l’accumulo, localizzandone la posizione.
Conclusioni
Nell’arco della nostra vita, invecchieremo, invecchiando il nostro organismo a livello cellulare subirà delle mutazioni che potrebbero originare cellule tumore.
Durante la nostra vita, dovremo riuscire a sviluppare un ambiente sano nel nostro organismo.
Questo sarà, così, sfavorevole alle cellule per la loro proliferazione cellulare e riusciremo a distruggerle prima che proliferino e diventino una patologia tumorale.
Tutto ciò che è stato scritto in precedenza, ci permette di capire come si può affamare il tumore evitandone la proliferazione.
Per invecchiare in modo sano, facendo prevenzione, dovremo provare a partire, anche, dall’alimentazione, provando a migliorare le nostre abitudini alimentari.
Tre sono i fattori da tenere sotto controllo
La glicemia
La glicemia e l’indice glicemico sono fattori di rischio di sviluppare e alimentare cellule impazzite, sviluppando infiammazione nell’organismo.
Ridurre, o meglio eliminare, il consumo di cibi ricchi di glucosio che alzano la glicemia o che metabolizzano più rapidamente il glucosio a livello intestinale :
- zucchero
- alimenti che contengono zucchero, dolcificanti, sostituti dello zucchero (come la stevia, fruttosio, sucralosio..)
- bevande zuccherate
- bevande zero
L’infiammazione
Un’ altro fattore da tenere sotto controllo è l’infiammazione, monitorando la PCR (Proteina C Reattiva)
L’infiammazione è una difesa dell’organismo, infatti quando è necessario, le cellule dell’infiammazione ci corrono in aiuto e comandano le cellule vicine di proliferare per riparare eventuali tessuti danneggiati, riportando la normalità.
Basti pensare che persone che hanno la PCR nei parametri normali, ma alta, cioè verso il range più alto, si ammalano di più.
Mentre le persone che hanno avuto un tumore e che hanno la PCR verso i valori alti nell’intervallo di normalità, si ammalano di più di metastasi.
Quindi le regole fondamentali per migliorare l’infiammazione sono legate al consumo di cibi di origine animale (ad eccetto del pesce, che ha dei grassi che riducono l’infiammazione).
Riduciamo il consumo di zuccheri !
Lo zucchero si lega alle nostre proteine dando origine a proteine alterate chiamate AGE (advanced glycation end-product) che in italiano significa : prodotto finale della glicazione avanzata.
Questi Age stimolano le sostanze infiammatorie.
I Fattori di Crescita
Un altro fattore da controllare sono i Fattori di Crescita, in particolare gli IGF-1, ormoni che stimolano la produzione cellulare.
Chi li ha più alti si ammala di più di cancro.
Questi fattori di crescita dipendo dall’eccesso di proteine nell’alimentazione.
Sopratutto, le proteine del latte che è un alimento che favorisce la crescita (evidente nei neonati)
E’ quindi consigliato, in tutti quei pazienti in cui è presente una problematica tumorale, di evitare il consumo del latte.
Articoli correlati
- Protocollo C3.6, fondamentale il controllo di zuccheri e glicemia
- Sitema Immunitario e Alimentazione
Bibliografia
- Franco Berrino, Il Cibo dell’uomo, Franco Angeli, 2016
- Anna Villarini, Giovanni Allegro, Prevenire i tumori mangiando, Sperlig & Kupfer 2011
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2849637/
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- https://www.joslin.org/about/news-media/connecting-dots-between-insulin-resistance-unhealthy-blood-vessels-and-cancer#